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Il Blog di Mauro
Bottiglie di Barolo in attesa di essere comunicate sui social
9 tipi di aziende che devono stare fuori dai social. 

Fai il quiz: ti riconosci?

Se sei un’azienda così, i social non fanno per te.

1

Vai a una fiera e pubblichi 10 foto di ogni vite con cui è montato lo stand, un video in diretta con il piattino delle patatine da offrire ai visitatori, foto sfocate delle standiste che fanno ciao con la manina. Poi appena finisce la fiera, piombi in un silenzio social che in confronto le 4 di mattina al circolo polare artico sembra di essere a un party al Billionaire.

2

Non posti niente tutto l’anno.

Poi quando arriva il Black Friday tempesti i social di offerte imperdibili tipo sconto dell’1% per tutti i clienti il cui nome di battesimo inizia con Y e che fanno acquisti solo con banconote di piccolo taglio dalle 8 alle 8.05.

Non vendi nulla. Poi dici che i social non servono a niente.

Mi fai venire in mente le coppie attempate che una volta l’anno decidono di uscire a cena, ed è la sera di Capodanno. Poi giù a lamentarsi “si mangia male, ti servono da schifo, c’era baraonda, il conto era un furto”.

3

Dai la proverbiale carta bianca “Siete voi i creativi”. Peccato però che quando i creativi ti cercano per avere info sui tuoi prodotti, devono assoldare Sherlock Holmes, Indiana Jones e gli Avengers per trovarti e avere una risposta. Così non sanno cosa dire, e finiscono per dire cose che non interessano neanche a tua madre.

4

Il contrario del precedente. Vuoi metter il becco in ogni virgola, il che rende la creazione di un post un’opera monumentale: ci ha messo meno tempo Michelangelo ad affrescare la Cappella Sistina che tu ad approvare un post.

Metti questa foto, no quest’altra, aspetta forse è meglio quest’altra ancora, però mettici un filtro, ne ho visto uno bello ma non mi ricordo come si chiama, magari fai tu qualche prova poi mi mandi su whatsapp come vengono le foto filtrate e decidiamo.

Tutto questo ovviamente senza investire un euro di budget in inserzioni, cosicché tutta questa fatica per un post che sarà visto da 3 persone.

5

“I social non servono a niente. Io li ho già fatti con gente che se ne intende e mi è già costata parecchio e te lo posso garantire: tempo e soldi sprecati.”

Poi vai a vedere cos’hanno fatto: condivisione di eventi e post altrui, video di vernice che asciuga, foto di stock con una citazione rancida che in confronto il Buongiornissimo Kafféééé è un sonetto di Shakespeare. Ogni post con 0 o 1 like, ovviamente e tristemente sempre della stessa persona (quella che se ne intende ed è costata parecchio).

6

La famiglia social.

Mia figlia sta tutto il giorno su Instagram, mio nipote dovresti vedere che bei video che fa, mia moglie è laureata in lettere quindi scrive lei i testi dei post.

Ovviamente poi non esce mai nulla: il piano editoriale lo discuteranno dal notaio all’apertura del testamento della trisavola.

E te li immagini al pranzo di Natale in famiglia a discutere: ma non dovevamo fare dei post social? La figlia non sentirà perché sarà impegnata a fotografare il vitello tonnato da mettere su instagram sbagliando l’hashtag #vegandelicious, il nipote Sorrentino Junior sarà magari in bagno a guardare video ma di tutt’altro genere, e la moglie poetessa in cucina a pensare su come salvare l’arrosto che nel frattempo si sarà bruciato.

Così come metaforicamente va in fumo il sogno social dell’imprenditore con la famiglia di webstar.

7

“Dobbiamo fare il botto”.

“Dobbiamo conquistare il web”

“Dobbiamo diventare virali”

E magari fanno bulloni per pompe di spurgo.

8

Dobbiamo essere come Ceres, come Taffo.

Dobbiamo essere protagonisti sui social.

Ok, qui c’è il preventivo del copy, del grafico, del videomaker.

E questo è il budget per le inserzioni.

Preventivo?! Budget?! Ma i social sono gratis!

9

Voglio grandi numeri.

Ho comprato 100.000 follower in Pakistan.

RISULTATI

Se ti riconosci in una di queste descrizioni, per favore stai fuori dai social: manda le newsletter che nessuno apre, stampa i cataloghi che nessuno legge, compra gli spazi sulle riviste che nessuno guarda.

Se ti riconosci in almeno tre di queste descrizioni, il mio consiglio è di cercare su google “curatore fallimentare” perché presto potresti averne bisogno.

Se invece non ti riconosci in nessuna di queste descrizioni, mi piaci. Sarà bello comunicare insieme. Parliamone.

Scrivimi qui: 

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